Brahms: Quartetto op.51 n.1 in Do minore

Allegro

Romanza – Poco Adagio

Allegro molto moderato e comodo – Un poco più animato

Allegro

La critica prende atto che con il Trio Op.40 si era conclusa la «giovinezza artistica» di Brahms: un nuovo mondo, in quanto a contenuti e linguaggio, era in effetti alle porte. Osserva Mila: «Non soltanto un velo di raccoglimento cala sopra l’irruenza del compositore di fronte alla materia musicale. Si manifesta in lui una spinta poderosa verso la concentrazione: la smisurata e divagante lunghezza di composizioni come i due primi Quartetti per archi e pianoforte Op.25 e Op.26, viene deliberatamente arginata». Austerità, concentrazione, severità, sono dunque i nuovi segnali dell’Op.51.

tratto da “Brahms. Signori, il catalogo è questo!” di A. Poggi E.Vallora

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *